5 Maggio 2015

Patterson, Ben

Benjamin Patterson (Pittsburgh, 1934-2016) prende un diploma in Musica alla University of Michigan bel 1956, è abile con il contrabbasso, conosce bene la storia e la teoria della musica, ed è esperto di composizione e direzione d’orchestra.
Dopo una breve carriera come bassista d’orchestre sinfoniche in Canada, nel 1960 si stabilisce a Colonia. Lì, prende parte alla scena musicale contemporanea, esibendosi in festival in tutta Europa.
Nel 1961 si trasferisce a Parigi, dove collabora con Robert Filliou e pubblica il suo Metodi e Processi. Facendo la spola tra Parigi e la Germania dell’Ovest, Patterson assiste George Maciunas nell’organizzazione dello storico Fluxus Festival di Wiesbaden del 1962.
Continua poi ad essere un importante partecipante agli eventi Fluxus in tutto il mondo.
Nel 1963 si trasferisce a New York, dove partecipa a manifestazioni Fluxus fino alla fine degli anni ’60.
Nei successivi due decenni persegue con successo una carriera nella gestione artistica per la pubblica amministrazione. Pur rimanendo al di fuori della scena Fluxus durante questo periodo, propone di tanto in tanto a performance e nuove opere per eventi importanti.

La lunga collaborazione di Rosanna Chiessi con gli artisti del movimento Fluxus inizia nel 1974 con Joe Jones e Takako Saito, ospitati a lungo a casa di Rosanna a Reggio Emilia, dove crearono tante opere. Seguono dal 1975 le fiere a Basilea con Charlotte Moorman e Nam June Paik, le performance a Napoli del 1976, il viaggio a New YorK nel 1977 dove incontra Maciunas e tutti gli artisti Fluxus: Dick Higgins, Bob WattsAlison KnowlesPhilip CornerJackson Mac LowGeoff Hendricks, ecc. Tutti questi artisti, oltre a Nam June Paik, Joe Jones, Takako Saito, Carolee Schneeman, Milan Knizak, Ay-O, Daniel Spoerri, Kosugi, Simon Forti, Charlotte Moorman, Ben PattersonCoco Gordon, Rita Lintz, Eric Andersen, Al Hansen, Emmett Williams,  frequentano la casa laboratorio artistico di Cavriago fino al 1990, per proseguire poi nelle altre sedi di attività di Rosanna (Capri, Reggio Emilia, ecc.).

L’amicizia tra l’artista Ben Patterson e Rosanna Chiessi fu aspetto fondamentale nella loro collaborazione artistica. Nell’arco di oltre 30 anni si ritrovarono in varie parti del mondo, a Cavriago, dove l’artista realizza l’edizione Come prendere un uomo per il collo nel 1988, nel 1990 a New York, nel 1989 a Reggio per la Cena Rossa, nel 1990 a S.Geminiano per l’evento la Cena Rosa, di cui fu protagonista, nel 1991 per la Cena Blu a  Castel di Tusa a Messina.

Cena Rosa, 1990

Tra i progetti più singolari di Rosanna Chiessi legati alla promozione dell’arte nelle diverse forme espressive che possono arricchire la vita quotidiana e la ritualità sociale è da ricordare quello delle Cene colorate. Rosanna ha ideato questo progetto durante un soggiorno a New York tra il 1988 e il 1989 partendo dall’idea del gusto del colore. L’idea è quella di unire arte e cucina dove lo chef e l’artista progettano, creano e realizzano una cena in base ad un colore prestabilito. La cena, intesa come convivium è un importante momento di socializzazione e di scambio di esperienze oltre che occasione di apprendimento. Rosanna Chiessi invita artisti famosi, note personalità della cultura e dell’economia organizzando le cene in luoghi noti e suggestivi come casa Malaparte a Capri, la Giudecca a Venezia. Le cene realizzate sono 8 a partire dal 1989 e per concludere l’esperienza nel 1999.

Nel 1993, Ben Patterson, invitato da Rosanna, svolge attività artistica a Casa Malaparte a Capri e successivamente Rosanna e Ben si ritrovano  a Reggio Emilia nel 1999 per la festa del Ringraziamento a casa di Philip Corner. Ben Patterson era stato invitato a Reggio Emilia per una performance ai Chiostri di S.Domenico, organizzata dal Assessorato alla Cultura del Comune. Nel 2001 sono a Venezia durante la Biennale, nella galleria di Emily Harvey, insieme ad altri artisti Fluxus, Philip Corner, Takako Saito, AY-O, Emmett Williams. L’artista espone nella galleria di Rosanna a Reggio Emilia dal 24 novembre 2oo1 al 10 gennaio 2001 alla personale Landscape, still-life and allegorical paintings in the grand tradition of everyday racisme (video e montaggio della mostra di Marco Storchi) partecipa nel 2003 e 2005 alla collettiva con 130 artisti, organizzata da Rosanna, Un cuscino per sognare. L’artista realizza per l’occasione tre federe stampate con interventi manuali, fiori,  cm 41 x 60 dedicate a Yoko Ono. Cartellino con un breve testo intitolato Fill with e a seguire una lista di possibilità.