Bob Watts (Bangor, USA, 1923-1988) è una figura centrale nel movimento Fluxus. Si laurea in Ingegneria meccanica all’Università di Louisville.
Dopo la seconda guerra mondiale si trasferisce a New York dove studia pittura e storia dell’ arte alla Columbia Universiy. Si inserisce tra le anime creative della Pop Art.
Agli inizi degli anni ’70 diventa artista di Leo Castelli e di Cordier Ekstrom, ma il suo carattere, sensibile alla filosofia zen, lo porta presto a staccarsi dall’aggressivo mondo del mercato dell’arte pop e ad avvicinarsi al gruppo Fluxus. Collabora con George Brecht, Alison Knowles, George Maciunas e con altri artisti del gruppo.
La lunga collaborazione di Rosanna Chiessi con gli artisti del movimento Fluxus inizia nel 1974 con Joe Jones e Takako Saito, ospitati a lungo a casa di Rosanna a Reggio Emilia, dove crearono tante opere. Seguono dal 1975 le fiere a Basilea con Charlotte Moorman e Nam June Paik, le performance a Napoli del 1976, il viaggio a New YorK nel 1977 dove incontra Maciunas e tutti gli artisti Fluxus: Dick Higgins, Bob Watts, Alison Knowles, Philip Corner, Jackson Mac Low, Geoff Hendricks, ecc. Tutti questi artisti, oltre a Nam June Paik, Joe Jones, Takako Saito, Carolee Schneeman, Milan Knizak, Ay-O, Daniel Spoerri, Kosugi, Simon Forti, Charlotte Moorman, Ben Patterson, Coco Gordon, Rita Lintz, Eric Andersen, Al Hansen, Emmett Williams, frequentano la casa laboratorio artistico di Cavriago fino al 1990, per proseguire poi nelle altre sedi di attività di Rosanna (Capri, Reggio Emilia, ecc.).
Rosanna Chiessi nel 1977 in Pennsilvanya a casa di Bob Watts, successivamente Bob Watts è ospite di Rosanna Chiessi a Cavriago nel 1978 e nel 1980 e in quelle occasioni collabora all’edizione Omnia mea mecum porto di Bruno Damini (1978) e produce l’edizione Progetti nel 1980. Molto suggestiva fu la performance che svolge sul fiume Enza a Montecchio Emilia.