- Takako Saito è stata tra le principali esponenti del movimento Fluxus. Nasce in Giappone a Sabae il 18 febbraio del 1929 e scompare a Düsseldorf il 30 settembre del 2025. Affronta studi sulla psicologia infantile e vive dal 1963 al 1968 a New York, dove è invitata ad insegnare in diverse scuole d’arte. Tramite l’artista Ay-O frequenta il gruppo Fluxus, collaborando con il suo fondatore George Maciunas affascinato dall’arte giapponese e dall’abilità artigianale di Saito. La sua carriera artistica e professionale la porta poi a vivere in Francia, dal 1968 al 1972, dove collabora con George Brecht e Robert Fillou, in seguito in Inghilterra, dal 1972 al 1975 e in Italia, dal 1975 al 1979, dove si intensificano i suoi rapporti con altri esponenti Fluxus. Dal 1979 si stabilisce in Germania, a Düsseldorf.
Takako Saito con Joe Jones è tra i primi artisti Fluxus a frequentare e a lavorare con Rosanna Chiessi/Pari&Dispari. Dal 1975 al 1979 vive e lavora a casa di Rosanna a Reggio Emilia e successivamente in un appartamento autonomo, sempre nella città, completamente arredato da oggetti e mobili da lei creati.
Nel 1975 l’artista partecipa alla fiera di Basilea nello stand di Pari&Dispari, con Nam June Paik, Charlotte Moorman, Joe Jones, Giuseppe Desiato, Hermann Nitsch e Steiger.
Seguono le performance a Palazzo Taverna a Roma
e nel 1976 presso lo Studio Morra a Napoli, aiutata da Franco Vaccari. Sempre nel 1976 partecipa alla Fiera di Bologna con uno stand Pari&Dispari e Studio Morra intitolato 8 giorni 8 performances e Takako Saito inscena una performance-gioco con maschere di carta.
Takako e Rosanna si incontrano ripetutamente, nel 1986 a Wiesbaden in Germania, dove vengono invitati tutti gli artisti storici Fluxus, tra cui anche Takako, da un collezionista per una serie di eventi e performance. Nel giugno del 1988 è tra le protagoniste dell’evento ideato e organizzato da Rosanna Chiessi-Pari&Dispari Pic-nic a Capri. Sono coinvolti 8 artisti di differenti nazionalità: Philip Corner (Usa), Fatma Lootha (Kuwait), Takako Saito (Giappone), Margaret Raspè (Germania), Esther Ferrer (Spagna), Alzek Misheff (Bulgaria), HI-Ha (Corea). Takako Saito nella Caletta dei Faraglioni rappresenta la performance “Mentre il riso cuoce”, rituale in cui non esistono parole ma solo suoni, gestualità in attesa dell’atto conviviale.
Takako Saito e Rosanna Chiessi, 1988, Pic-nic a Capri
Nel 1990 si ritrovano a Venezia per la mostra Ubi Fluxus Ibi Motus curata da Achille Bonito Oliva durante la Biennale di Venezia, negli spazi della Giudecca con performance di Yoko Ono, Takako Saito, Philip Corner e la partecipazione dei padri fondatori del movimento. Nel 2003 Takako partecipa all’evento ideato da Pari&Dispari un Un cuscino per sognare (mostra collettiva itinerante nata dall’esigenza di comunicare i propri “sogni” attraverso le diverse espressioni dell’arte contemporanea). L’artista per l’evento propone un cuscino cucito e dipinto a mano .










