20 Ottobre 2025

Takako Saito, ricordi italiani

  1. Takako Saito è stata tra le principali esponenti del movimento Fluxus. Nasce in Giappone a Sabae il 18 febbraio del 1929 e scompare a Düsseldorf il 30 settembre del 2025. Affronta studi sulla psicologia infantile e vive dal 1963 al 1968 a New York, dove è invitata ad insegnare in diverse scuole d’arte. Tramite l’artista Ay-O frequenta il gruppo Fluxus, collaborando con il suo fondatore George Maciunas affascinato dall’arte giapponese e dall’abilità artigianale di Saito. La sua carriera artistica e professionale la porta poi a vivere in Francia, dal 1968 al 1972, dove collabora con George Brecht e Robert Fillou, in seguito in Inghilterra, dal 1972 al 1975 e in Italia, dal 1975 al 1979, dove si intensificano i suoi rapporti con altri esponenti Fluxus. Dal 1979 si stabilisce in Germania, a Düsseldorf.

Takako Saito con Joe Jones è tra i primi artisti Fluxus a frequentare e a lavorare con Rosanna Chiessi/Pari&Dispari. Dal 1975 al 1979 vive e lavora a casa di Rosanna a Reggio Emilia e successivamente in un appartamento autonomo, sempre nella città, completamente arredato da oggetti e mobili da lei creati.

Nel 1975 l’artista partecipa alla fiera di Basilea nello stand di Pari&Dispari, con Nam June PaikCharlotte MoormanJoe JonesGiuseppe DesiatoHermann Nitsch e Steiger.

Seguono le performance a Palazzo Taverna a Roma

e nel 1976 presso lo Studio Morra a Napoli, aiutata da Franco Vaccari. Sempre nel 1976 partecipa alla Fiera di Bologna con uno stand Pari&Dispari e Studio Morra intitolato 8 giorni 8 performances e Takako Saito inscena una performance-gioco con maschere di carta.

Takako e Rosanna si incontrano ripetutamente, nel 1986 a Wiesbaden in Germania, dove vengono invitati tutti gli artisti storici Fluxus, tra cui anche Takako, da un collezionista per una serie di eventi e performance. Nel giugno del 1988 è tra le protagoniste dell’evento ideato e organizzato da Rosanna Chiessi-Pari&Dispari Pic-nic a Capri. Sono coinvolti 8 artisti di differenti nazionalità: Philip Corner (Usa), Fatma Lootha (Kuwait), Takako Saito (Giappone), Margaret Raspè (Germania), Esther Ferrer (Spagna), Alzek Misheff (Bulgaria), HI-Ha (Corea).  Takako Saito nella Caletta dei Faraglioni rappresenta la performance “Mentre il riso cuoce”, rituale in cui non esistono parole ma solo suoni, gestualità in attesa dell’atto conviviale.

Takako Saito e Rosanna Chiessi, 1988, Pic-nic a Capri

Nel 1990 si ritrovano a Venezia per la mostra Ubi Fluxus Ibi Motus curata da Achille Bonito Oliva durante la Biennale di Venezia, negli spazi della Giudecca con performance di Yoko OnoTakako SaitoPhilip Corner e la partecipazione dei padri fondatori del movimento. Nel 2003 Takako partecipa all’evento ideato da Pari&Dispari un Un cuscino per sognare (mostra collettiva itinerante nata dall’esigenza di comunicare i propri “sogni” attraverso le diverse espressioni dell’arte contemporanea). L’artista per l’evento propone un cuscino cucito e dipinto a mano .

 

 

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