5 Maggio 2015

Desiato, Giuseppe

Giuseppe Desiato (Napoli, 1935) negli anni ‘60 collabora con la rivista artistica Linea Sud, e sempre in quegli anni fa parte del gruppo Continuum. Sin dagli esordi si distingue per un’attività prevalentemente performativa di carattere profondamente trasgressivo, che consiste spesso nel creare, distruggere, sotterrare piccole sculture fatte di veli, fiori, immagini di volti di donne o altro.
Tra le performance di maggior rilievo quella a Basilea nel 1974 nello stand di Pari&Dispari, dove coinvolge Charlotte Moorman, spogliandola e ricoprendola di veli, luci e fiori, sotto gli occhi del capostipite dell’azionismo viennese Hermann Nitsch.
Sin dagli anni ‘70 numerosi critici si sono occupati di lui. Sue notizie si trovano nella bibbia della Body Art: Il corpo come linguaggio scritto da Lea Vergine.
Numerosi le celebrazioni nella città che Desiato non ha mai abbandonato, Napoli, tra cui la personale del 1984 allo Studio Morra, e ancora le collaborazioni editoriali con l’archivio Conz. Nella settima edizione di Manifesta a Trento, nel 2008, gli viene dedicata una grande retrospettiva accompagnata da un ampio volume antologico sull’artista curato da Gillo Dorfles. La collaborazione con Rosanna Chiessi/Pari&Dispari inizia nei primi anni ’70 e continua fino agli anni 2000. Amici e operativi in campo artistico si ritrovano costantemente a Reggio Emilia, Napoli, nelle fiere internazionali insiemi agli artisti dell’Azionismo viennese, Fluxus, performer e poesia visiva.

Tutta la sua poetica si basa sulla messa in scena antropologica di ritualità antiche, popolari, ma rilette e rimesse in gioco da uno spirito e da una volontà demistificatoria che ricorda proprio la vitalità partenopea. Allo stesso tempo, gioca con le icone della cultura di massa per creare delle sorti di oggetti votivi paradossali, o monumenti effimeri che lui stesso scompone e riutilizza. Le prime fotografie sono la reinterpretazione ironica, con bambini reali, del Monumento allo scugnizzo (con riferimento, si crede, al celebre monumento opera di Renato Marino Mazzacurati). La performance è del 1965 e Pari & Dispari ne realizza un’edizione –  Napoli 2 – nel 1973 con un testo di Emilio Villa tradotto in napoletano. Rosanna e Desiato preparano la fiera di Basilea a Napoli nel 1973, durante la celebre epidemia di colera. Nel 1974 una performance presso una galleria milanese, cui seguono una performance a Reggio Emilia in Piazza San Prospero, in cui costruisce un piccolo monumento utilizzando i rifiuti lasciati dal mercato, e le immagini di molte opere realizzate utilizzando ritagli di riviste. Anche Desiato partecipa alla Fiera di Basilea del ’75, con una performance insieme a Charlotte Moorman. Nel 1977 e 1978 partecipa ai Festival di Cavriago organizzati da Rosanna Chiessi con performances che coinvolgevano tutto il paese. Una performance che fece scandalo fu quella di G. Desiato che inscenò la processione di una sposa che terminava con la parziale messa a nudo della modella nella piazza cittadina. Sempre nel 1976 sono insieme alla fiera di Bologna dove Pari&Dispari organizza otto eventi performativi, attirando le ire della direzione della fiera: Nitsch, Jones, Saito, Giuseppe Desiato, Geoffrey Hendricks, Urs LuthiFranco Vaccari, Heinz Chibulka. Nel partecipa alla Festa di maggio dedicata all’aria, al Fascino della Carta nel 1984, alle attività artistiche realizzate a Casa Malaparte a Capri nel 1992 e frequenta nuovamente nel 2009 Rosanna a Capri e nel 2011 per la manifestazione Sbandierare l’arte con una bandiera creata per l’occasione Elenco Artisti in pdf.