9 Febbraio 2022

Tariello, Giovanni

Giovanni Tariello  (Castel Morrone, Caserta, 1950), studia all’ Accademia Belle Arti di Napoli e nel 1971 fonda il Gruppo Junk Culture, che ha una propria sede espositiva a Caserta, il “44 Studio Junk Culture”. Collabora alla “Comune Sud” per la rivista “NO”.  “La pittura di Tariello – scrive il critico d’arte Enzo Battarra – è nella natura delle cose. Narra di un piccolo mondo antico, narra le tradizioni e gli eventi di una comunità che sembra stringersi attorno all’artista faber, a colui che racconta la favola ma in realtà ne è soprattutto artefice. Giovanni Tariello ha sempre amato vivere intensamente l’arte, confrontandosi anche con altri linguaggi, come la musica, la danza, il teatro, il cinema e il video, la fotografia, la letteratura. C’è stato un momento storico in cui l’artista ha avuto la necessità di appropriarsi di tutti i mezzi espressivi. Pertanto, per lungo tempo non è stato solo pittore e scultore, ma il suo interesse per i linguaggi lo ha portato a sperimentare i molteplici specifici, consentendogli di entrare in contatto con operatori di altri settori. Da questi scambi continui è venuta fuori una precisa identità culturale”. A Castel Morrone e Caserta Tariello  negli anni’70 è artista trainante di un gruppo  che coniugava nelle sue opere avanguardia, ruralità e cibo, portando le sue “cene contadine” nelle gallerie e nelle rassegne che si tenevano in tutta Italia e attirando intorno alla cantina di “Zì Pietro” i flussi artistici che transitavano nella regione. Tariello ha esposto in gallerie di tutta Italia, sia in mostre personali che collettive, portando in luce il mondo contadino di Castel Morrone dandogli una dignità etica, antropologica e culturale. Le sue immagini diventano archetipiche e le stesse sagome, senza volto, spesso solo disegnate a matita, sembrano richiamare questo essere riconducibili ad elementi basici della storia dell’umanità.

Giovanni Tariello, Cavriago 1983, Festa dell’Aria

Giovanni Tariello, Giuseppe Desiato, Rosanna Chiessi, Caserta, 1980

Rosanna Chiessi e Giovanni Tariello si incontrano alla fine degli anni’70 durante i primi festival d’arte internazionale promossi da Pari&Dispari dal 1977 . Nella casa di Rosanna in via Tornara a Cavriago i cortili, i fienili, le stalle si riempiono di opere di artisti con cui ha uno stretto rapporto, tra cui Hermann Nitsch, Giuseppe Desiato, Charlotte Moorman, Urs Luthi, Luigi Mainolfi, Dieter Roth, Nam June Paik, Corrado Costa e molti altri. Insieme a tanti cittadini e persone di Cavriago, incuriositi dalle performance e dall’arte contemporanea, Rosanna organizza il 19-20 marzo 1977 il primo festival “TENDENZE D’ARTE INTERNAZIONALE”: performance in casa della gente, nei garage, in piazza, sul campanile della chiesa, nelle stalle, a cui ne seguirono altri fino agli anni’90. In questo clima di creatività artistica, di scambi culturali Giovanni Tariello partecipa ai festival “Festa dell’Aria” nel 1983 al “Fascino della Carta” e nel 1988 alla manifestazione  “Il vino e le rose”.

Festa dell’aria

Fascino della carta

 

 

 

 

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