17 Luglio 2021

Mainolfi, Luigi

Luigi Mainolfi (Rotondi Valle Caudina, Campania, 1948) studia pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli ma presto si trasferisce a Torino, attratto dal clima di grande fermento artistico che si sviluppa intorno alle Avanguardie. Artista post-concettuale si avvicina al Minimalismo. I primi lavori tra il 1972 e il 1976 indagano il corpo e il gesto. Predilige come veicolo espressivo la performance, in cui dapprima dà spazio al corpo plasmato col gesso, alla parola con la poesia. Archetipi e simboli arcaici popolano le sue opere, i suoi disegni e sculture; il ritorno al materico, l’allusione ad una dimensione inconscia dell’anima. Le sue sculture riprendono sia nella forma (come la campana) che nei materiali (terracotta, gesso, legno, pietra lavica, bronzo), la tradizione popolare e il ritorno alla natura. Trae ispirazione dalla zoologia e biologia. Anche la Fiaba diventa protagonista di alcune sue opere. Scultore post-concettuale di fama internazionale che concretizza concetti, poetiche, sogni e fiabe surreali in tridimensionalità gigantesche, in miraggi sospesi, in istallazioni stupefacenti, in esperienze che sublimano per sempre. L’autoironia è un tratto che aleggia lieve su tutta la sua opera.

Le principali tappe della sua carriera: nelle prime esposizioni performances degli anni ’70 i suoi lavori indagano il corpo e il gesto. Mainolfi presenta calchi del proprio corpo in gesso che lascia consumare nell’acqua  (festival Tendenze d’arte internazionale a cura di Pari&Dispari, Cavriago,RE, 1977) o fa precipitare dall’alto al suolo (La performance, Galleria Civica d’Arte Moderna, Bologna 1977). Questo è anche il periodo in cui si riappropria dell’aspetto teorico della scultura attraverso una serie di disegni accompagnati da scritti (MDLXIV 1976). Negli anni ’80 presenta grandi terrecotte, con paesaggi e soggetti di ispirazione fiabesca (Nascita di Orco e Elefantessa del 1980). Partecipa alla Biennale di Sao Paulo (1981); espone Alle forche caudine alla quarantesima Biennale di Venezia e a “Documenta 7 di Kassel“, (1982); partecipa alla Biennale de Paris (1982) con Le basi del cielo, alla Biennale di Venezia (1986), alla XI e XII Quadriennale d’arte nazionale di Roma, a Icons e Postmodernism presso la Salomon Gallery di New York nel 1986; nel 1987 vince il “superior prixe” al 5th Henry Moore G.P. in Giappone. Nel 1990 ha una sala personale alla Biennale di Venezia dove installa Sole nero (1988-89); nel 2001 l’artista è scelto come rappresentante dell’Italia per uno scambio tra il nostro paese e il Giappone  e approda al Museo d’Arte Contemporanea di Sapporo; nel 2002 espone Ballerine al Parco della Padula a Carrara; nel 2004 Il sole del Buon vento a Benevento; nel 2005 Sole Scarabocchio a Brunico (BZ); nel 2006 Città e Sole a Rovereto; nel 2007 espone il Sole alluminio al museo di Ravensburg, (Germania) e nello stesso anno vince il Premio Michelangelo per la scultura, conferitogli dalla città di Carrara; nel 2008 espone a Parigi (Galerie Di Meo) Spheres; nel 2010 illustra l’Odissea di Omero per Einaudi editore e presenta Arpie, sfere, dune ed altre al Centro di Arti Plastiche, eventi paralleli XIV Biennale di Carrara. In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia realizza a Palazzo Madama a Torino nel 2011 una grande installazione dal titolo Torino che guarda il mare; nel 2012 realizza Per quelli che volano alla Fattoria di Celle, Santomato di Pistoia ed alla Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence in Francia.

Luigi Mainolfi e Rosanna Chiessi/Pari&Dispari collaborano dagli anni ’70, da quando Rosanna a Cavriago inizia a realizzare festival d’arte internazionali di performance, poesia, esposizioni, concerti coinvolgendo il paese, le case, i cittadini e i centri culturali reggiani. Insieme ad altri artisti, tra i quali Giuseppe Desiato e l’amica Paola Pozzi partecipa all’inaugurazione della casa di Cavriago nell’ottobre 1976.

Luigi Mainolfi è tra i protagonisti del primo festival, Tendenze d’arte internazionale, del 19-20 marzo 1977, con una clamorosa installazione, in una stanza allagata immerge il calco in gesso del suo corpo, perché si sciolga lentamente.

Nel 1977 e nel 1978, il giorno 11 maggio, l’artista raggiunge Rosanna a Cavriago per il compleanno dell’amica e le dedica il disegno Luigi Mainolfi VIII.

Sempre nel 1977 nella casa di Cavriago incontrano Gina Pane

Dopo il festival del 1977 Rosanna Chiessi organizza per oltre 30 anni numerosi festival ed eventi performativi tematici, esposizioni, fiere a Cavriago/Reggio Emilia, in altre località italiane ed  in Europa, con gli artisti delle avanguardie più influenti del secondo Novecento: area concettuale italiana, poesia visiva, Azionismo Viennese, movimenti Fluxus e Gutai, arte performativa, tra cui Rafael Alberti, Eric Andersen, Hermann Nitsch, Giuseppe Chiari, Heinz Cibulka, Costantino Ciervo, Philip Corner, Claudio Costa, Corrado Costa, Riccardo Dalisi, Giuseppe Desiato, Simone Forti, Coco Gordon, Paolo Grassino, Flavio Favelli, Franco Guerzoni, Al Hansen, Franco Vaccari, Geoff Hendricks, Dick Higgins, Hyon Soo Kim, Hsiao Chin, Joe Jones, Milan Knizak, Alison Knowles, Rita Lintz, Daniele Lombardi, Arrigo Lora Totino, Urs Lüthi, Jackson Mac Low, Luigi Mainolfi, Mario Mariotti, Charlotte Moorman, Ann Noel, Nam June Paik, Ben Patterson, Margaret Raspè, Angela Ricci Lucchi, Giovanni Rubino, Mimmo Rotella, Dieter Roth, Takako Saito, Carolee Schneemann, Mieko Shiomi, Bob Watts, Emmett Williams, Yoko Ono, Ampelio Zappalorto, Shozo Shimamoto, AY-O, Yasu Sumi, Ukita.

I rapporti tra Luigi Mainolfi e Rosanna Chiessi continuano negli anni, si ricorda la partecipazione dell’artista al Festival Performance, Musica e Poesia del 1978,

alla Festa dell’Aria nel maggio del 1983, al Festival Fascino della carta nel 1984 e per la mostra itinerante Un cuscino per sognare, nata dall’esigenza di comunicare i propri “sogni” attraverso le diverse espressioni dell’arte contemporanea.  La mostra ha un elevato carattere internazionale per la rosa di artisti presenti e per l’originalita’ delle opere realizzate appositamente da  centotrenta personaggi internazionali del mondo della cultura tra artisti, scrittori, poeti, musicisti, designer, intellettuali, tra i quali Yoko OnoDaniel Spoerri, Shozo Shimamoto, Ben Patterson, Jakob De Chirico, Alan Kaprow, Arrigo Lora TotinoLuca Maria Patella.  L’evento è curato da Pari&Dispari Agency in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Assessorato Citta Storica e i Musei Civici. Luigi Mainolfi crea per la mostra Un cuscino per sognare la scultura Cuscino in metallo cm 44 x 44 x 15.

Luigi Mainolfi e Rosanna Chiessi nel 1977 a Cavriago