20 Aprile 2022

Lintz, Rita

Rita Lintz è un’artista e performer newyorkese che conduce la sua particolare ricerca artistica attraverso diversi linguaggi espressivi, dalla fotografia, alle installazioni, alle performance. Rita Lintz è attiva oltre che negli Stati Uniti in Italia, grazie agli studi di lingua italiana a partire dal 1967, quando ottiene il diploma di abilitazione di insegnamento all’estero di italiano e successivamente la specializzazione alla Columbia University. Negli anni a seguire all’università di New York si diploma in Comparative Literature. Come teorica della letteratura, ha sperimentato l’approccio del “corpo come testo” nei suoi scritti accademici su Moby Dick di Melville e sulla Divina Commedia di Dante. Come artista, usando filo e balle di pezza industriali, crea connessioni tra testo e tessuto, tra corpo e scrittura, tra persone, luoghi e cose: incisi, graffiati, marchiati. Ambienta performance e opere nel rispetto degli spazi architettonici e della loro storia: nell’antico mercato del bestiame di Reggio Emilia utilizza filo, balle di pezza, motivi stampati e testo, mostra la mucca rossa di Reggio Emilia, contrapponendola alla storia della mucca nel paesaggio americano; a Prato, città produttrice di tessuti, ha dimostrato ai commercianti che le loro balle di stracci industriali sono un oggetto di bellezza, degno di contemplazione. A Islip, Long Island, in una casa trasformata in museo, ha fatto galleggiare le lenzuola attraverso le finestre sul giardino. A Manhattan, nel passaggio di un edificio tra la 42a e la 43a strada, ha collocato balle industriali di vecchi vestiti che stavano per essere riciclati. Esibendosi con il suo gruppo teatrale nella tenuta d’arte Villa di Celle a Pistoia, in Italia, ripropone “Introduzione al teatro yiddish” di Chagall. Rita Lintz espone e inscena performance dagli anni ’70, è attiva in Italia a Pesaro, Prato, Reggio Emilia, Pistoia, negli USA a New York.

Rita Lintz e Rosanna Chiessi, 1988, Venezia

La collaborazione con Rosanna Chiessi/Pari&Dispari inizia negli anni ’80, nel periodo in cui la casa di Rosanna a Cavriago (RE) era frequentata dagli amici del movimento Fluxus, provenienti soprattutto da New York. Nel 1983 l’artista realizza con Pari&Dispari l’opera L’estetica di Cenerentola, testo di Umberto Eco, Design Giulio Bizzarri (1 cartella con 3 carte, 8 fotografie) cm 43 x 40. L’opera è visibile presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

Rita e Rosanna si ritrovano di nuovo a New York nel 1985 e ancora a Cavriago nel 1988. Belle immagini riprendono l’artista con Rosanna a Prato in mezzo alle balle di stracci utilizzate per le opere, a Venezia e a Cavriago con i fotografi Luciano D’Alessandro e Berengo Gardin per la mostra di PariDispari e del Comune di Reggio Emilia Umori Naturali. Il titolo si riferisce alla ricerca di un minimo comune denominatore tra la natura, l’arte e l’uomo, identificato nel colore e i sette colori dell’arcobaleno sono affidati a sette artisti, sette fotografi e sette scrittori.  Il colore bianco verrà affrontato dalla fotografia di Berengo Gardin, dalla penna di Corrado Costa e da un’opera di Claudio Costa. Per il colore verde, fotografie di Luigi Ghirri, un tappeto di Aldo Mondino e un testo di Maurizio Ferrini. Il colore nero è affrontato da un abito di rotoli di liquirizia di Emanuele Ligabue e dalle foto di Luciano D’AlessandroRita Linz e Hermann Nitsch per il rosso, Miro Zagnoli per il giallo e molti altri.

Rita Lintz, 1988, Umori Naturali

Rita Lintz e Rosanna Chiessi, 1988, Prato

Negli anni ’90 l’artista raggiungerà Rosanna Chiessi a Casa Malaparte a Capri, teatro di clamorosi eventi e centro di produzione artistica.

Nel 1996 Rita Lintz, invitata dal Comune di Reggio Emilia, realizza la mostra Patterns e Patrons, presso l’antico Foro boario (ex caserma Zucchi), 5 luglio-25 agosto 1996. L’artista, mediate il marchio e il filo spinato, tende un immaginario filo tra l’epica ottocentesca dello sviluppo economico dell’America e la vicenda più tragica dell’Europa del 20° secolo: quando fili e marchi vennero usati per identificare e dividere, fino all’Olocausto, gli uomini e le donne da altri uomini e donne. Catalogo pg. 88 in italiano ed inglese.

L’artista nel 2016 in memoria dell’amica Rosanna offre un omaggio straordinario al Giardino Botanico di Brooklyn, con il duplice valore di vera amicizia e conservazione ambientale.

 

 

 

 

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