5 Maggio 2015

Guerzoni, Franco

Franco Guerzoni (Modena, 1948) fin dai primi anni ’70 si dedica alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine attraverso l’uso del mezzo fotografico, in un contesto di forte influenza concettuale e di un intenso scambio di idee con giovani artisti quali Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani, Luigi Ghirri.
Nel 1973 ha luogo Archeologia, la prima personale di Guerzoni a Bologna, curata da Renato Barilli; nel 1976 la collettiva milanese Blow-Up; nel 1977 Foto-grafia a cura di Arturo Carlo Quintavalle.
È nei primi anni ’80 la svolta artistica che lo vede impegnato nella realizzazione di grandi carte parietali gessose, e dalla quale nasce la mostra milanese Cosa fanno oggi i concettuali? alla Rotonda della Besana, a curata da Barilli, e Scavi superficiali, curata da Paolo Fossati alla Galleria Civica di Modena.
Alla fine degli anni ’80 Guerzoni approda ad una ricerca sulla superficie intesa come profondità, che dà luogo a grandi cicli di opere quali Decorazioni e rovine (Venezia, Biennale), Restauri provvisori (GAM, Bologna).
Espone in tutto il nord Italia attraverso retrospettive, personali e collettive (Trento, Ferrara, Verona, Reggio Emilia, Milano, Torino, Genova).

Frequenta Rosanna Chiessi già dalla fine degli anni ’60 con gli artisti modenesi, Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani e Giuliano Della Casa. In rapporto di stretta amicizia si ritrovano ripetutamente nelle diverse abitazioni di Rosanna ed anche nelle fiere,  a partire dalle prime importanti fiere di Dusseldorf e Basilea nel 1972 e 1973, a seguire partecipa nel 1977 al Festival Tendenze d’Arte Internazionale a Cavriago ed a Artefiera di Bologna del 1978. Con Franco Guerzoni Pari&Dispari produce le prime edizioni: Archeologia nel 1973, cartelle contenenti 5 opere, stampa con interventi in scagliola, cm 48 x 68, testo di Paolo Fossati, trenta esemplari numerati numerati da 1 a 30 in numeri arabi e firmati dall’autore e l’edizione Outis sempre nel 1973, Reggio Emilia, Edizioni Pari&Dispari, 1973, cm 24,5×34,5 Testo di Emilio Mattioli, grafica di Giulio Bizzarri. Outis ha una tiratura di cento esemplari numerati da 1 a 100 in numeri arabi e venti in numeri romani da I a XX tutti firmati dall’autore accompagnati da un cliché originale firmato dall’autore e raccolti in un contenitore. Stampa fotolitografica. Nel 2011 Franco Guerzoni accoglie l’invito di Palazzo Magnani di partecipare ad un evento per rendere omaggio all’attività di Rosanna Chiessi e per l’occasione scrive il testo L’azione di Rosanna sul mio lavoro, fin dall’origine, è stata utile e nutritiva al punto di costituire una ricchezza anche nell’oggi.