11 Maggio 2021

Simone Forti, Planet

Simone Forti (Firenze, 1935) emigra negli Stati Uniti con la sua famiglia nel 1939, dove matura come giovane danzatrice tra gli anni ’50 e ’60. La sua formazione risente di due influenze principali: una è l’Improvvisazione, che ha studiato con Anna Halprin e rimane la sua modalità di base; l’altra è l’esperienza con il leggendario Judson Church Dance Theater, che ha rivoluzionato la danza moderna a New York, in uno storico momento di dialogo tra artisti visivi, musicisti, poeti e danzatori. Il suo contributo al primo movimento Fluxus ha influenzato molti importanti ballerini e artisti. Nelle sue prime interpretazioni/danze minimaliste, nei suoi studi di animali, animazioni di notizie, e ritratti di paesaggio, crea linguaggi per esplorare forme e comportamenti naturali.

Con l’edizione Planet ripercorre con la danza ed un testo scritto a mano il passaggio dall’andatura strisciante sulle quattro membra a quella slanciata, eretta a grandi passi, mantenendo lo spostamento da destra a sinistra. (VEDI TESTO COMPLETO)

Simone Forti, Planet, 1977, edizione Pari&Dispari in collaborazione con l’Archivio F. Conz. Serigrafia su carta, cm 100 x 70, tiratura 200. Foto di Peter Moore del 1976 e testo scritto a mano da Simone Forti. Performers: David Taylor, Terry O’Reilly, Pooh Kaye, David Appel Paul Langland. Sound by Peter van Riper.

Planet, published by Pari & Dispari Cavriago, Reggio Emilia, in collaboration with the F. Conz, 1977. Silkscreen on cardboard, 100 x 70 cm. Peter Moore’s photos (1976) and a Simone Forti handwritten text.
Performers: David Taylor, Terry O’Reilly, Pooh Kaye, David Appel Paul Langland. Sound by Peter van Riper.

La danza ripercorre i passaggi descritti nel testo

 

 

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