29 Agosto 2019

Shozo Shimamoto, Serie “A あ”

Shozo Shimamoto, tra i principali interpreti dello spirito Gutai e noto per  i  bottle crash, nel 1976 diventa direttore del gruppo AU (Artist Union), entra in comunicazione con diverse migliaia di artisti in tutto il mondo ed inizia a fare la Mail Art che chiama “Chaugutai”. Shimamoto invita gli artisti di molti paesi del mondo a partecipare alla Mail Art perchè ritiene importante scambiarsi pensieri e sensazioni. Dalla metà degli anni ’70 e negli anni ’80 produce anche una lunga e famosa serie con la lettera A del sillabario giapponese  ”  “, declinata in forma di smalti su tela, in stampe ritoccate a mano e su tessuto cashmere. E’singolare l’opera realizzata nel 1978 a Nishinomiya “A 03″ rientrante nella serie di A Mail, in cui nella parte sinistra si ritrova dipinta la e nella parte destra il monte Fuji. Il monte/vulcano Fuji è la montagna più alta del Giappone (3776 m) ed è considerato una delle “tre montagne sacre” e simbolo del Paese. Shimamoto in questa opera unisce la sperimentazione della Mail Art con la classica tradizione Giapponese, a tal punto che gli shintoisti considerano doveroso almeno un pellegrinaggio sul monte nella vita.

Shozo Shimamoto, 1985, A あ 03, cm 54 x 40, oil on canvas

Le prime opere della serie A あ si ritrovano negli anni ’70

Shozo Shimamoto, Black A on black, ID 803, 1975, cm 162,2 x 130,4, oil on canvas

Shozo Shimamoto, A Mail 01, anni ’70, ID 217, original multiple, cm 27 x 24, prints and ink on Japanese paperboard

Shozo Shimamoto, A Mail 03, 1980, Nishinomiya, cm 36 x 50, indian ink on Japanese paper. Opera realizzata con dei calchi e inchiostro giapponese e poi trascritte diverse A nel sillabario giapponese.

Shozo Shimamoto, ID 225, Original multiple, 1985, cm 24,9 x 25,0, ink on print.

Shozo Shimamoto, Un cuscino per sognare, ID 46, 2001/2005,  Acrilico su cashmere, cm 60 x 230. Lancio di colore su cuscino di cashmere a forma del kanji “A”. La stoffa dipinta utilizzata per il cuscino è quella realizzata nella performance di Londra del 2001. Il cuscino è stato poi cucito dalla discepola di Shimamoto, Nishizawa Miyuki, la Donna Giornale. L’ opera è realizzata in occasione della mostra itinerante Un cuscino per sognare, nata dall’esigenza di comunicare i propri “sogni” attraverso le diverse espressioni dell’arte contemporanea.  La mostra ha un elevato carattere internazionale per la rosa di artisti presenti e per l’originalita’ delle opere realizzate appositamente da  centotrenta personaggi internazionali del mondo della cultura tra artisti, scrittori, poeti, musicisti, designer, intellettuali, tra i quali Yoko OnoDaniel Spoerri, Shozo Shimamoto, Ben Patterson, Jakob De Chirico, Alan Kaprow, Arrigo Lora TotinoLuca Maria Patella.  L’evento e’ curato da Pari&dispari Agency in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Assessorato Città Storica e i Musei Civici.

Shozo Shimamoto, Un cuscino per sognare

Shozo Shimamoto e Nishizawa Miyuki

 

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