23 Agosto 2021

Mail Art, SACCHI POSTALI, progetto di Pari&Dispari del 1984

Rosanna Chiessi/Pari&Dispari nel giugno del 1984 organizza Il Fascino della carta, evento che ha luogo in diversi luoghi di Reggio Emilia e ha la carta come materiale privilegiato e filo conduttore di tutte le opere e performance. Sono oltre 130 gli artisti che partecipano con performance, installazioni ed esposizioni. Si ricorda la performance spettacolare dedicata a Piero Manzoni (sette chilometri di carta vengono srotolati da un camioncino tra Cavriago e Reggio Emilia), il decollage di Mimmo Rotella, il Carta concerto di Alison Knowles e Philip Corner con gli impasti di carta a mano preparati da https://www.pariedispari.org/artisti/coco-gordon nel Chiostro dei Marmi Romani dei Musei Civici, la “multa” di Adriano Spatola con mille assi di cuori sulle auto parcheggiate, la carta moneta di Cavriago  coniata da Franco Vaccari. Elenco partecipanti Fascino della carta.

Per l’evento il Fascino della Carta Rosanna Chiessi progetta anche la mostra “SACCHI POSTALI“, invitando 52 artisti di Mail Art di tutto il mondo ad inviare opere relative al tema dell’esposizione.

Artisti invitati da Pari&Dispari alla mostra SACCHI POSTALI

Seguono le opere presenti nell’Archivio Pari&Dispari degli artisti di Mail Art inviate nel 1984 a Rosanna Chiessi per la mostra SACCHI POSTALI. [Artisti: Gutiérrez Graciela Marx, Johan Van Geluwe, Leonard Frank Duch, Paulo Bruscky, Daniel Daligand, Michael Corfou, Klaus Groh, Christoph Machert, Robin Crozier, Jaques Massa, Romano Peli e Michaela Versari].

Gutiérrez Graciela Marx, Argentina, opera unica, carta, materiali vari, 1984, cm 38 x 38. L’artista è una delle maggiori esponenti latino americane della Mail Art.

Johan Van Geluwe, Belgio, stampa, carta, cm 29,5 x 21. Johan Van Geluwe è uno dei più importanti artisti belgi della seconda metà del secolo scorso. Johan Van Geluwe ha iniziato la sua attività artistica inviando lettere, consentendogli in questo modo di essere presente a livello internazionale e di stabilire contatti con altri artisti e chiunque interessato all’arte.  Ha fondato istituzioni fittizie come ‘Il Museo dei Musei’, costruito installazioni, raccolto collezioni e presentato lavori grafici.

Leonard Frank Duch, Brasile, opera unica, 1984, cm 10 x 23, cm 13, carta. Nato a Berlino ed emigrato in Brasile è attivo nella scena della Mail Art dal 1975 al 1994. Ha usato la Mail Art come mezzo di protesta contro il regime militare, che durò fino al 1989.

Paulo Bruscky, Brasile, “Paper conflict” opera unica, cm 36 x 25,5, carta, plastica. Bruscky è tra i principali protagonisti del movimento internazionale della Mail Art e associato a Fluxus, indaga il significato attraverso l’azione, il collage, l’installazione, il film e la poesia. Opere dell’artista sono presenti nel museo Guggenhiem.

Daniel Daligand, Francia, opera unica, 1984, cm 30,5 x 23, carta. Daniel Daligand ha iniziato a fare Mail Art nel 1967 con le sue tipiche variazioni della figura di Topolino. Si considera artista concettuale, pittore, performer e autore. Ha pubblicato poesie e racconti, saggi e opuscoli.

Interno del sacchetto di Daniel Daligand

Michel Corfou, Francia, stampa, 1984, cm 21,5 x 30. 

Klaus Groh, 1984, Germania, cm 8 x 4, carta. Klaus Groh ha portato la Mail Art americana in Europa e ha collegato l’Occidente con l’Europa orientale, in particolare la Polonia e l’ex DDR.

Christoph Machert, Germania, opera unica, 1984, cm 21 x 10,5, carta.

Robin Crozier, Inghilterra, “MAIL BAG OF WASTE MAIL WORKED, 1984, opera unica, cm 27 x 30, carta, plastica. Robin Crozier è considerato il più significativo Mail Artist inglese e due sue opere sono presenti nel museo MoMA.

Jaques Massa, Francia, 1984, opera unica, cm 24 x 22,5, cm 14,5 x 10,5, carta.

Romano Peli e Michaela Versari, Italia, 1983, cm 30 x 21, carta. Nel 1972 gli artisti postali italiani Romano Peli e Michaela Versari fondano a Trento il “C.D.O.” Mail Art Archives, trasferendolo a Parma nel 1975 ed attivo fino al 1984, realizzando numerose mostre internazionali con i maggiori esponenti a livello mondiale del circuito della Mail Art.

Il network di artisti postali nasce dal movimento Fluxus negli anni ’50 e si sviluppa in tutto il mondo, con migliaia di partecipanti provenienti da oltre 50 nazioni, grazie soprattutto a Ray Johnson, pioniere dell’uso della lingua scritta nell’arte visuale. Rosanna Chiessi – che dalla fine degli anni ’60 è in stretto contatto con le avanguardie  dell’ area concettuale italiana, poeti visivi, Azionismo Viennese, Fluxus, arte performativa e successivamente il movimento Gutai – negli anni ’70 inizia a tessere rapporti anche con gli artisti di Mail Art.

La Mail Art, anche conosciuta con il termine arte postale, è un movimento artistico popolare che usa il servizio postale come mezzo di distribuzione, tramite l’invio di opere generalmente di piccolo formato creando così un feed-back tra mittente e destinatario. Gli artisti di mail art vengono regolarmente coinvolti sullo sviluppo di tematiche specifiche per poi realizzare mostre o pubblicazioni. I materiali più comunemente utilizzati per la mail art includono cartoline, carta, collage composti da oggetti di uso comune ed immagini riciclate, francobolli di pelle, francobolli d’artista e dipinti. Negli anni ’70 la pratica dell’arte postale aumentò considerevolmente, funzionando come canale di espressione economico e flessibile particolarmente adatto per culture non riconosciute ed underground, dimostrando così una spiccata vitalità laddove la censura degli stati era maggiormente impegnata nel bloccare la diffusione di idee alternative, come nei paesi al di là della cortina di ferro.

 

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