Takako Saito, Pic Nic a Capri, 1988.
Pic-nic a Capri è l’evento ideato da Rosanna Chiessi/Pari&Dispari e realizzato nel giugno del 1988.
Sono coinvolti 8 artisti di differenti nazionalità: Philip Corner (Usa), Fatma Lootha (Kuwait), Takako Saito (Giappone), Margaret Raspè (Germania), Esther Ferrer (Spagna), Alzek Misheff (Bulgaria), HI-Ha (Corea). Le performance si svolgono nei luoghi più suggestivi di Capri. Philip Corner, artista Fluxus, all’interno della Grotta Bianca si fonde nella natura circostante ricordando i riti pagani che hanno sempre trovato ospitalità nell’isola di Capri. La performance di Fatma Lootha “Omaggio al mare”si svolge a Marina Piccola e riprende riti antichissimi di sacrificio attraverso una processione. Takako Saito nella Caletta dei Faraglioni rappresenta la performance “Mentre il riso cuoce”. Anche questo è un rituale in cui non esistono parole ma solo suoni, gestualità in attesa dell’atto conviviale. Margaret Raspè con “Colazione all’aba” inscena una colazione immersa nelle acque limpide dello Scoglio delle Sirene. E’ un grande tableux vivant in cui tutto ha un ordine e una collocazione, proprio come un dipinto. Per “Pic-nic a Capri” Alzek Misheff realizza “Frammenti e fermenti” nei locali della sala comunale. Protagonista è lo yogurt: mentre le persone confluiscono nelle sale mangiando yogurt Misheff proietta i volti e ne riproduce i lineamenti poi appesi su teli. Esther Ferrer sulla terrazza di Villa Pina inscena la performance “Le cose” per rappresentare uno degli aspetti che fonda il nostro rapporto con il mondo degli oggetti, tanto nel cibo, come in qualsiasi attività. La ballerina coreana Hi-Ha già collaboratrice di Name June Paik, fa incontrare oriente ed occidente sul terrazzo di Casa Malaparte, compie la danza sciamanica tradizionale della sua terra in una ambientazione mediterranea. Il rito travalica le particolarità geografiche. La rassegna stampa completa dell’evento è ripresa nell’album 47. Le foto sono del fotografo reggiano Franco Barazzoni.