10 Maggio 2021

Simone Forti, Planet

Simone Forti, Planet, 1977, edizione Pari&Dispari in collaborazione con l’Archivio F. Conz. Serigrafia su carta, cm 100 x 70, tiratura 200. Foto di Peter Moore del 1976 e testo scritto a mano da Simone Forti. Performers: David Taylor, Terry O’Reilly, Pooh Kaye, David Appel Paul Langland. Sound by Peter van Riper.

Planet, published by Pari & Dispari Cavriago, Reggio Emilia, in collaboration with the F. Conz, 1977. Silkscreen on cardboard, 100 x 70 cm. Peter Moore’s photos (1976) and a Simone Forti handwritten text.
Performers: David Taylor, Terry O’Reilly, Pooh Kaye, David Appel Paul Langland. Sound by Peter van Riper.

Il testo Planet di Simone Forti (un insieme di italiano ed inglese) ripercorre il passaggio dall’andatura strisciante sulle quattro membra a quella slanciata, eretta a grandi passi, mantenendo lo spostamento da destra a sinistra. Infatti è possibile cambiare tra le due andature non perdendo il flusso corrente di destra e sinistra, nella familiare andatura. Si pensa che quando un tempo gli animali vertebrati passarono dall’oceano alla terra ferma i primi e secondi adattamenti fossero quelli respiratori e deambulatori. Ciò che appare è che lo sviluppo degli organi respiratori e delle membra per tenere il corpo alzato da terra fosse simultaneo e di massima integrazione, sporgendo le membra interamente integrate. Ah spina dorsale! Oh memorie passate e future!     Planet

La danza ripercorre i passaggi descritti nel testo