4 Agosto 2020

Miccini, Eugenio

Eugenio Miccini (Firenze, 1925 – 2007), dopo aver vissuto in collegio e in seminario, dove compie studi umanistici, si appassiona alla filosofia e si laurea in pedagogia. Nel 1963 fonda insieme a poeti, musicisti e pittori, il Gruppo ’70, coniando il termine poesia visiva, un indirizzo artistico caratterizzato dalla preminenza dell’immagine sul testo tipografico, da cui derivano composizioni in cui parole e immagini, segni e figure, si integrano senza soluzione di continuità sul piano semantico. Nel suo percorso artistico, nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta, ritroviamo artisti quali Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Sylvano Bussotti, Luciano Ori, Kelly La Rocca, Giuseppe Chiari. Tra i convegni organizzati nel decennio 1960-70 dal Gruppo ’70, in cui si discute di Arte e comunicazione e Arte e tecnologia, emergono le tematiche dell’interdisciplinarità, dell’intermedialità e del concetto stesso di arte totale e di sinestesia. Miccini è stato docente di semiotica e storia dell’arte in importanti università. I suoi lavori figurano in molte collezioni pubbliche, tra cui Biennale di Venezia, Museo della Pilotta di Parma, Museum of Modern Art di New York, Museo Carandente, Palazzo Collicola – Arti visive di Spoleto, Museo BWA di Dublino, le gallerie civiche di Céret, Mantova, Bologna, Valencia, Anversa, Varsavia, Tojyo e molte altre. Dal 2014 alcune opere sono esposte al Museo Novecento di Firenze. Ha partecipato ad importanti mostre internazionali, quali Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma, Stedelijik Museum di Amsterdam, Palazzo Forti di Verona, Palazzo Vecchio di Firenze, Musei di Marsiglia, GAM, Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Ha pubblicato più di settanta libri di carattere creativo e saggistico.

La collaborazione tra Eugenio Miccini e Rosanna Chiessi si sviluppa tra i primi anni ’80 ed il 2003. Nel 1983 l’artista partecipa a Cavriago alla Festa di maggio dedicata all’aria (promossa e realizzata da Pari&Dispari/Rosanna Chiessi) con la lettura Temporale-Temporale. Oltre alla performance, alle mostre (importante l’esposizione fotografica del Festival d’arte internazionale del 1977) nel Festival dedicato all’aria è previsto l’arrivo di duemila piccioni da Falconara marittima e Foggia, mentre il sindaco di Bellaria è invitato ad inaugurare l’evento col “taglio dell’aria” (declinerà gentilmente). L’evento è documentato da diverse fotografie: Dick Higgins dedicherà poesie agli angeli facendole volare sui palloncini nel cortile della sede di Cavriago. La “Danza dell’aria mediterranea” è eseguita dai danzatori pugliesi, mentre il concerto Saponaria è eseguito con le musiche di Imer Pataccini e il testo di Corrado Costa. Vito Mazzotta realizza mongolfiere di carta che, come annota Rosanna, “non si sa dove finiranno quando il fuoco si esaurisce”. Seguono performance di altri artisti, tra cui il salotto “per aria” dove Costa legge le sue opere, o quelle di Adriano Spatola, Toni Ferro, Camillo Capolongo, Gabriele Amadori, Misheff Alzek. L’artista greco Stathis Chryssikopoulos realizza il suo arcobaleno collocando tra le finestre del Municipio di Cavriago e la fontana strisce di carta colorata.

Partecipanti alla Festa dell’aria, e programma, Cavriago 1983

Eugenio Miccini a Cavriago alla Fesa dell’aria, 1983, cortile di via Tornara sede del Festival e casa di Rosanna Chiessi

Dall’inizio degli anni ’90 Rosanna Chiessi inizia la collaborazione con gli eredi di Curzio Malaparte per l’organizzazione di eventi culturali con artisti contemporanei nella famosa casa di Capri, costruita dallo scrittore sullo stretto promontorio di Capo Massullo. Nell’arco di quegl’anni degli anni ’90 decine di artisti soggiornano e creano opere ispirandosi quasi sempre a casa Malaparte e allo straordinario paesaggio circostante. Nell’agosto del 1992 l’artista Eugenio Miccini realizza le due opere Poemi visivi che saranno successivamente esposte nel 1993 a Torino al Lingotto in una mostra di opere prodotte a casa Malaparte, tra cui: Melodia verticale di Daniele Lombardi, Poemi Visivi di Eugenio Miccini, Barche di Curzio Malaparte di Giuseppe Desiato, l’Orgasmo di Nettuno di Philip Corner, 52 Lune rosse di Mario Mariotti, Bricchi di Riccardo Dalisi , lavori di Giuseppe Chiari, Hsiao Chin, Margaret Raspè, Marisa Bonazzi, Jacob De Chirico.

Eugenio Miccini, Capri, Casa Malaparte, 1992

Nel 1995 Rosanna Chiessi pubblica Non ho paura delle rose, un cofanetto con i due volumi Oltre lo spettacolo e In bicicletta sul mare, che ripercorrono sia la vita che l’attività di Rosanna fino a quel periodo. L’introduzione ad Oltre lo spettacolo è scritta da Eugenio Miccini e si intitola Cara Rosanna. Segue la presentazione del volume a cura di Corrado Costa e Fiorenza Sarzi Amadè.

Eugenio Miccini, Cara Rosanna, introduzione ad Oltre lo spettacolo

Nel 2004 2005 Pari&Dispari presenta a Monaco di Baviera alla galleria White Cube, a Novegro/Milano e a Reggio Emilia la mostra itinerante Un cuscino per sognare, nata dall’esigenza di comunicare i propri “sogni” attraverso le diverse espressioni dell’arte contemporanea.  La mostra ha un elevato carattere internazionale per la rosa di artisti presenti e per l’originalita’ delle opere realizzate appositamente da centotrenta personaggi internazionali del mondo della cultura tra artisti, scrittori, poeti, musicisti, designer, intellettuali, tra i quali Yoko OnoDaniel Spoerri, Shozo Shimamoto, Ben Patterson, Jakob De Chirico, Alan Kaprow, Arrigo Lora TotinoLuca Maria Patella. Eugenio Miccini partecipa con il cuscino Poema.

 

 

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